Primogeniture contese
Una rivelazione sorprendente arriva dalla Germania: contrariamente a quanto si credeva fino a oggi, Lutero non fu il primo a tradurre la Bibbia in tedesco.
A dare la notizia è il quotidiano Die Welt, secondo cui «Martin Lutero non aveva a disposizione solo testi della Bibbia in latino, greco ed ebraico quando cominciò a lavorare alla versione in tedesco nel 1521: secondo alcuni studiosi, ne aveva già una copia scritta in questa lingua».
E non basta: non c’era solo la versione tradotta da Guenter Zainer e apparsa nel 1475 ad Augusta, di cui Lutero riprese lessico e grammatica.
Nel periodo giravano nei paesi germanofoni addirittura diciotto traduzioni delle Sacre Scritture prima della nota versione di Lutero, datata 1534.
«La particolarità di Lutero – concede Die Welt – rimane comunque che tradusse principalmente dall’ebraico e dal greco, cercando di rimanere il più vicino possibile alle fonti e non basandosi solamente sulla vulgata latina».
E non solo, viene da aggiungere. Non si può dimenticare che la Bibbia, come ogni libro (e più di ogni altro libro) ha un valore nel momento in cui la si legge: altrimenti diventa un simbolo, un feticcio, un idolo tra i tanti.
Lutero non ha avuto solo il merito di tradurre la Bibbia nella lingua del popolo, e di farlo con accuratezza filologica: ha diffuso su larga scala la consapevolezza di quanto sia importante per ogni cristiano di leggerla, comprenderla, viverla.
La conoscenza della Bibbia è diventata un caposaldo della riforma protestante e ancora oggi è un punto d’onore nelle culture (evangeliche) del nord Europa e del nord America, dove – contrariamente a quanto avviene nell’area mediterranea – fa parte del bagaglio culturale di base del cittadino medio.
Lutero non ha solo tradotto la Bibbia: l’ha accreditata nuovamente, dopo secoli, come la fonte e il motore della fede. Per questo, nonostante tutti i limiti che ogni personaggio umano può incarnare, come cristiani non possiamo non provare riconoscenza nei suoi confronti. Anche se la sua traduzione non dovesse essere la prima.
Pubblicato il 3 ottobre, 2008, in Uncategorized con tag America, Augusta, Bibbia, Die Welt, ebraico, europa, evangelici, fede, feticci, Germania, greco, Guenter Zainer, idoli, latino, lettura, libri, Lutero, notizie, rivelazioni, Sacre Scritture, simboli, tedesco, traduzioni, Vita. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 2 commenti.
In effetti spesso diamo le cose che abbiamo così per scontate…
Concordo con quanto scritto, dobbiamo sempre chiederci se stiamo mettendo veramente la Bibbia sopra ogni altra cosa oppure se abbiamo permesso che qualche tradizione prendesse il sopravvento.