Il finale della storia
Che sberleffo, per noi poveri esseri umani: alla fine ha preceduto tutti.
Ha preceduto i politici. Si sono impegnati, i nostri rappresentanti, lavorando perfino in notturna, in una corsa contro il tempo per approvare una legge. L’iperattività del Parlamento sarebbe già una notizia di per sé, ma lo è ancora di più considerando che sul tema in questione, fino a ieri, nessuno voleva esprimersi seriamente andando oltre gli slogan.
Alla notizia della dipartita, i senatori hanno sospeso i lavori per due settimane “per consentire una riflessione approfondita”, facendo sospettare seriamente che, in questi giorni, fossero ancora a digiuno sulla problematica affrontata e stessero discutendo per schemi ideologici più che in base a una ragionevole competenza.
Ha preceduto i giudici. Una sentenza ha stabilito per legge il diritto di sospendere l’alimentazione e l’idratazione a un essere umano. C’è chi ha parlato di disumanità e chi di passo avanti. Potremmo già accontentarci se non diventasse un precedente su una strada che ci porterebbe indietro di settant’anni.
Ha preceduto i benpensanti, che si sono stracciati le vesti quando il governo ha deciso di intervenire con un provvedimento (“la politica ne resti fuori!”), ma hanno ritenuto assolutamente normale che a interferire fosse un giudice.
Ha preceduto chi voleva a tutti i costi “la fine di un incubo”, quando fino a ieri il suo incubo peggiore era proprio la morte.
Ha preceduto chi ha accettato di dare corso alla sentenza, ignorando i segnali di vita di una donna immobile e assente, ma che respirava, deglutiva, espletava le sue funzioni fisiologiche.
Ha preceduto chi l’aveva data per sana al mattino (“prima di giovedì non ci saranno novità”), e l’ha vista mancare alla sera. Spero di non dovemi mai affidare a quel medico per una diagnosi seria.
Sì: l’Onnipotente ha preceduto tutti. Spiazzandoci, e ponendo fine a una questione tutta umana, dove purtroppo si respirava davvero poca umanità.
Eluana è spirata quando ha deciso Lui. Come al solito non ha dato retta a manifestazioni, appelli, programmi televisivi.
Ha dimostrato l’insipienza di chi garantiva baldante sui tempi del decesso, e ci ha insinuato qualche ombra sulle altre “certezze”, ragionevoli e scientifiche che gli esperti hanno tentato di ammanirci in queste settimane: che Eluana non c’era già più, che era di fatto già morta, che non avrebbe sofferto.
Ha confermato che le certezze mediche non sono assolute, e che la vita non dipende da un familiare, dal medico, dal legislatore, dal giudice.
È stato vicino a Eluana, Lui solo, nei suoi ultimi istanti di vita. Medici, infermieri, volontari, genitori non c’erano. Lui sì. Come sempre.
Pubblicato il 9 febbraio, 2009, in Uncategorized con tag alimentazione, appelli, benpensanti, certezze, competenza, corsa, corso, decesso, digiuno, dipartita, discussione, disumanità, donna, Eluana, esperti, famiilari, fine, garanzie, giudice, giudici, governo, ideologie, idratazione, impegno, incubo, insinuazione, iperattività, legge, legislatori, manifestazioni, medici, Morte, normalità, notizia, ombra, ombre, Onnipotente, Parlamento, politici, programmi, provvedimento, rappresentanti, respiro, riflessione, sberleffo, schemi, segnali, senatori, sentenza, slogan, sofferenze, sospetto, storia, strada, Tempo, Vita, volontari. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 8 commenti.
Dico solo una cosa : a me viene un piccolo dubbio,cioe’ che a toglierla di mezzo non sia stato Lui,ma una mano umana.
E’ sempre stato cosi’,quando una persona diviene troppo scomoda,la si fa sparire nel momento piu’ opportuno.
Se si potesse stabilire con certezza l’impossibilità di ripresa di una persona dallo stato vegetativo non ci sarebbero dubbi. Il problema invece è che i medici potrebbero aver fatto un atto di carità oppure un omicidio, io purtroppo non riesco a uscire fuori da questa contrapposizione così forte, ma sono convinto di un paio di cose:
– che la vita di Eluana appartenesse a Dio non solo quando i medici si sono arresi, ma anche mentre facevano di tutto per portare avanti quell’esistenza.
– che secondo la Parola di Dio l’omicida è uno che odia.
Quando si mette bocca su argomenti delicatissimi e dolorosi quali la soffernza e la morte di un individuo e la sofferenza di quanti l’hanno amato, bisognerebbe avere quantomeno il buon senso di parlare con un minimo di cognizione di causa, non accettando come verità bibliche le notizie false propagandate ad arte dai mass media. Ricordo ai miei fratelli cristiani che il padre della menzogna è Satana, e che si può essere suoi collaboratori anche inconsapevolmente.
Eluana era solo un corpo mantenuto in vita in maniera artificiale, non deglutiva, non espletava le sue funzioni fisiologiche in modo naturale, non veniva nutrita con cibo naturale, ma con un composto chimico attraverso un sondino nasogastrico (se fosse stata alimentata da cibo naturale, tipo succhi di frutta, sarebbe morta, da anni), subiva trattamenti farmacologici, non aveva contatti col mondo esterno essendo il suo cervello dannegiato in modo irreparabile.
Il fatto che sia morta in così poco tempo non è accaduto, come malignamente poltici e finti cristiani insinuano, perchè non sia stato rispettato il protocollo, perchè l’abbiano uccisa, ma perchè era appunto tenuta in vita artificialmente.
Eluana non è stata uccisa, semplicemente persone pietose, che fra i non credenti abbondano più che tra le file dei sedicenti cristiani, hanno messo giustamente fine al suo calvario.
A quanti mancano del senzo delle cose di Dio non posso dire molto, mi limito a riportare le parole di due servi del Signore:
L’OSTINATEZZA, E’ IL DIFETTO DELLE PICCOLE MENTI. (G.P.)
SE ABBIAMO SPERATO IN CRISTO PER QUESTA VITA SOLTANTO, NOI SIAMO I PIU’ MISERABILI DI TUTTI GLI UOMINI.(S.PAOLO)
Non posso proprio fare a meno di esprimere la mia opinione su questo caso. Prima di tutto sono convinto che Eluana non sia mai stata solo un corpo mantenuto in vita in maniera artificiale. Non credo affatto che non deglutisse,che non espletasse le sue funzioni fisiologiche in modo naturale e che non venisse nutrita con cibo naturale ne tanto meno che il suo cervello fosse danneggiato in modo irreparabile.
Lei e’ vissuta 17 anni perche’ il suo encefalo era * danneggiato * e nessuno,in base alle conoscenze che si hanno attualmente del funzionamento del cervello umano,ha potuto affermare con certezza che il danno fosse irreparabile.
A questo proposito potrei citare almeno 3 casi di persone che si sono risvegliate dal coma dopo piu’ di 17 anni,percio’ questa e’ la dimostrazione che Eluana si sarebbe ancora potuta svegliare. I medici non si sono dati una spiegazione di come sia potuto accadere che in quei casi,avendo loro diagnosticato il danno cerebrale irreparabile,siano stati smentiti dai fatti. Io invece la spiegazione me la do,eccome se me la do,ed e’ anche molto razionale. Non conosciamo ancora a fondo il funzionamento del cervello umano. Alla luce di questo,penso che sia stato commesso un omicidio,in quanto si e’ sospesa la nutrizione ad una persona per facilitarne la morte.
Ora avrei da dire qualcosa nei riguardi del padre di Eluana. Secondo me,costui ha lottato per 17 anni una battaglia ideologica,per poter affermare il diritto di ogni persona che ne faccia espressamente richiesta quando ancora in vita,di poter scegliere di morire nel momento in cui non possa piu’ farlo con la sua volonta’. Ognuno e’ libero di lottare per le battaglie che ritiene piu’ giuste,ci mancherebbe. Io vorrei solo dire che nello sforzo estremo che ha profuso nel difendere il diritto di scelta,non si e’ reso conto di aver negato il diritto alla vita,soprattutto alla vita di sua figlia (in quanto tutti coloro che dovessero versare nelle stesse condizioni di Eluana,molto probabilmente vorrebbero farla finita…e lui che fa ? Invece di lottare per dare loro una speranza,lotta per sminuirla,perche’ permettendo loro di scegliere non solo agevola la loro morte,ma nega il senso della vita stessa,in quanto la vita non e’ solo una donna che ti ama,il vento tra i capelli,il sole sul viso,la passeggiata notturna con un amico,ma anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia o l’amico che ti delude).
Allora io mi chiedo : che senso ha lottare per la liberta’,quando neghi la vita ? Senza vita non c’e’ liberta’,nient’altro ha senso. E’la vita stessa a rappresentare la liberta’ di scelta di ogni essere vivente. Finche’ si e’ vivi,si puo’ scegliere,quando si e’ morti,non si puo’ piu’ farlo. Se paradossalmente al mondo esistessero solo persone come Eluana e solo persone come il padre,cosa succederebbe ? Ci estingueremmo !
Finisco citando Sebastian Bratt che diceva : E’ matto chi si vuole caricare di cio’ che non riesca a sollevare e da solo vuole portare a compimento cio’ che a 3 o 4 farebbe spavento. Chi vuol del mondo vuol gravarsi il groppone,paghera’ con un brutto capitolone. Ecco cosa ha fatto il padre di Eluana,si e’ gravato di un peso (morale,emotivo,ideologico) troppo grande da portare per una persona sola. Ed io ritengo che sia un pazzo,perche’ avrebbe potuto condividerlo con chi gli stava intorno. In questo modo avrebbe potuto vedere la situazione con una certa distanza e avrebbe potuto prendere decisioni piu’ razionali,essendo meno coinvolto e adesso forse,la figlia non sarebbe morta. E la sua battaglia ideologica che fine ha fatto ? Non mi sembra che 17 anni di battaglia siano servite al suo scopo. E’ proprio vero : L’OSTINATEZZA, E’ IL DIFETTO DELLE PICCOLE MENTI. (G.P.)
Lascio un ultimo e definitivo commento sul soggetto, ringraziando chi pur non condividendo, mi ha dato la possibilità di dire la verità.
Ultimo perchè, come disse un servo di Dio, chi non ama la verità è disposto a credere a tutto, tranne che alla verità.
Ultimo perchè chi serve Dio non contende, ne polemizza all’infinito.
Ultimo perchè non penso sia giusto monopolizzare uno spazio non mio e pretendere di avere l’ultima parola.
Voglio solo ricordare a tutti, le orde di difensori della vita che a suo tempo criminalizzarono il Signor Schiavo, asserendo che sua moglie era una persona senziente che interagiva e capiva; che con la stessa volgarità e crudeltà usata in questi giorni, davano dell’assassino a chiunque non la pensava come loro.
Terminata la vita, l’autopsia manifestò in modo inequivocabile che il cervello di quella povera donna era una massa atrofizzata priva di ogni funzione, e che mai in nessun caso sarebbe potuto nascere un cambiamento in senzo migliorativo di quella esistenza, nessun cambiamento possibile in quel corpo tenuto in vita artificialmente.
Nessuno di quei signori, paladini difensori della vita, ebbe l’onestà di dire che si era sbagliato, nessuno di loro chiese scusa al Signor Schiavo e a tutti quelli che con lui erano stati offesi oltre ogn misura, nessuno!
Questi sono i cristiani nominali, persone che come gli struzzi nascondono la testa sotto la sabbia, che davanti ad argomenti rispondono con battute sarcastiche e slogan, persone che pur di portare acqua al proprio mulino asseriscono cose talmente assurde da farli cadere nel ridicolo, persone che con la loro inaudita crudeltà in questi giorni hanno scandalizzato e allontanato, ancora una volta e ancora di più, le persone dalla fede e dalle chiese.
Sono d’accordo sul fatto che il diritto alla vita e’ sacrosanto,ma solo in parte che lo sia anche quello alla morte. Secondo il mio parere,nessuno e dico nessuno,puo’ procurare/facilitare/agevolare la morte di un suo simile,soprattutto quando questo versa in condizioni di debolezza.
Secondo me,il diritto alla morte potrebbe essere sacrosanto solo se viene esercitato con le proprie stesse mani. Anche se,se io dovessi vedere qualcuno che si stia suicidando e non lo aiutassi,sarei accusato di omissione di soccorso e passerei dei guai penali.
Io vedo una incongruenza bella e buona qui ragazzi.
Si afferma che il diritto alla morte e’ sacrosanto,ma se noi non facessimo nulla per evitarglielo,saremmo accusati di esserne stati i complici. E l’incongruenza piu’ grande la vedo quando qualcuno non solo non cerca di fare del suo meglio per evitare la morte di un suo simile,ma anzi,la agevola. In questo caso non dovrebbe essere accusato di omissione di soccorso come nel caso precedente ?
Anzi,per dirla tutta,qui non si configurerebbe solo il mancato soccorso,ma il tentato omicidio bello e buono !
E’ inconcepibile che la legge possa permettere che qualcuno possa delegare qualcun’altro per procurargli la morte.
E’ ancora piu’ inconcepibile che questa delega valga retroattivamente,magari sottoscritta in un periodo molto diverso della vita della persona o in periodi particolari.
Le situazioni cambiano,le idee cambiano,noi siamo esseri umani mai uguali a noi stessi,siamo in continuo mutamento. Quello in cui crediamo oggi,non e’ detto che sia uguale a quello in cui crediamo domani. Dire che Eluana cosi’ com’era era solo una larva tenuta al servizio della medicina,significa dire una cosa falsa. Gli ospedali non hanno nessuna convenienza materiale nel tenerla in vita,anzi,hanno la convenienza contraria,perche’ si sa che occupare un letto per un giorno costa molto denaro,figuriamoci occuparlo per 17 anni.
E dire che nessuno puo’ arrogarsi il diritto di procurare agonia a chi versi in quelle condizioni significa dire ancora una volta una cosa falsa,in quanto e’ chiaro che se si sta in coma,non si ha coscienza ne di se stessi ne di quello che avviene intorno,percio’ non si prova ne dolore ne agonia. Semmai il dolore e l’agonia sono per chi gli sta vicino,non certo per la persona in coma e questo e’ tutto un altro discorso. Arrogarsi il diritto di affermare con assoluta certezza che il cervello danneggiato non possa piu’ auto-ripararsi,significa non solo peccare di presunzione,ma anche di ignoranza,in quanto purtroppo allo stato attuale delle cose non si sa molto del suo funzionamento,dato che ci sono stati casi di persone che si sono svegliate,nonostante avessero ormai solo una massa atrofizzata priva di ogni funzione dentro la loro scatola cranica. E se i medici sono rimasti sbigottiti e senza spiegazioni vedendo quella gente risvegliarsi e hanno dovuto affermare di non avere le conoscenze giuste per spiegarsi tali fenomeni,con quale diritto chi non ha nemmeno una laurea in medicina,puo’ affermare il contrario ? Inoltre mi chiedo : che senso ha chiedere scusa a qualcuno che,non avendo le conoscenze giuste per poter affermare con certezza che il cervello si possa auto-riparare,continua a lottare affinche’ quella persona che sta in coma,muoia il prima possibile,adducendo il fatto che essa soffra di atroci dolori ?
Non sono forse proprio queste le persone crudeli ? Non sono forse queste le persone che allontanano la gente dalla fede,dalla chiesa e dalla speranza ?