Quel messaggio che germoglia
«Ho bisogno di Dio e credo nell’amore»: è il titolo di un articolo del Corriere che ieri ha intervistato il cantante Nek.
Nel pezzo si parla anche di fede: lo spunto è il videoclip del suo nuovo singolo, “Se non ami”, brano che, spiega l’autore, ha «scritto dopo aver letto l’Inno alla carità di San Paolo, testo che va alla radice dell’amore, descrivendo come la forza di questo sentimento possa trasformare le persone. Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei un bronzo risonante o un cembalo squillante, dice San Paolo. Come dargli torto?»
Già, come dargli torto. Certo, questa dichiarazione metterà a disagio i tanti che distinguono la musica cristiana dalla musica secolare, i cantanti cristiani dai cantanti secolari, i talenti cristiani dai talenti secolari.
Se non è credente, come ha potuto comprendere e cantare un passo della Bibbia?
Dio, a volte, lavora con ironia. Illumina con rivelazioni sorprendenti una persona che probabilmente, per i nostri canoni, non considereremmo “credente”. Gli fa capire l’importanza del messaggio divino, la bellezza di un passo biblico, il valore della fede.
Forse non ha ancora fatto una scelta consapevole in questa direzione, ma sta aprendo gli occhi. Troppo poco? Forse per qualcuno di noi, sì; per la Bibbia no.
Il seme ha bisogno di tempo per germogliare, e questo può essere frustrante per chi aspetta. Ma se il terreno è buono, ci sono tutte le premesse per un buon raccolto, a tempo debito.
Pubblicato il 2 aprile, 2009, in Uncategorized con tag Amore, angeli, articolo, bellezza, Bibbia, brano, bronzo, cantanti, cembalo, credente, cristiana, dichiarazione, Dio, disagio, fede, forza, frustrazione, germoglio, Inno alla carità, ironia, lingua, messaggio bellezza, musica, Nek, occhi, persone, raccolto, radice, San Paolo, scelta, se non ami, secolare, seme, sorprese, spunto, terreno, torto, trasformazione, valore, videoclip. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.
Quello che dovrebbero creare disagio ai puristi, sempre pronti a separare il prezioso dal vile (secondo il loro criterio e non secondo Dio), è il fatto che la maggior parte della musica cristiana prodotta negli ultimi anni è solo volgare scopiazzamento della musica secolare; testi e musica scadenti, che mentre eccitano l’animo, mortificano e distraggono lo spirito.
Se uno ha solo cominciato a capire la natura di Dio, lo scorge nella vita e nelle parole degli uomini, credenti e non, e se ne rallegra.
Il più grande cantautore italiano, non aveva tanto il senso delle cose di Dio (anzi qualcuno dei suoi testi appare blasfemo), eppure molte di quelle canzoni sono meravigliose poesie che nobilitano lo spirito più di tanti predicozzi e musica finto-cristiana.
Ma sai che dopo aver visto che sarà presente al concerto dei Hillsong London a Torino , mi sto chiedendo il come, quando e perchè. 🙂
Sarebbe bello poter sapere qualcosa in più….