Tra soldi e messaggio
«L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, non sulla fortuna. E invece qui tra Gratta e vinci, Superenalotto e la proposta di aprire case da gioco negli hotel di lusso sembra l’esatto contrario».
Detto dal sindaco di Sanremo, città che ospita uno dei quattro casinò italiani e che gode di parte dei suoi proventi (il 10% del bilancio municipale deriva proprio dalle tasche dei giocatori), potrebbe sembrar una manovra tesa a favorire i casinò rispetto alle altre forme di gioco d’azzardo: e invece il sindaco ha sorpreso tutti con una proposta decisamente controcorrente.
«La mia idea – dice al Corriere Maurizio Zoccarato, primo cittadino della città dei fiori – è proibire l’ingresso al casinò a tutti i residenti di Sanremo. E allo stesso tempo innalzare il limite d’età per tutti, da 18 a 21 anni».
Zoccarato si rende conto che la proposta, qualora venisse accolta, creerebbe qualche problema economico alle casse del Comune, ma non si scompone: «Più dei soldi conta il messaggio che diamo alla gente… meglio un’ora di straordinario in più piuttosto che tentare la fortuna alle macchinette».
Il sindaco sanremese, però, ci tiene a non passare per un proibizionista: il casinò, dice, «non lo voglio mica chiudere. Anzi, è una struttura da valorizzare… Ma sedersi al tavolo verde deve essere un evento, una cosa da fare ogni tanto per passare una bella serata. Se invece si trasforma in un’abitudine può diventare pericolosa. E le persone più a rischio sono i giovani e quelli che vivono in una città come la mia, dove al Casinò ci vai a piedi dopo cena».
Non occorre essere calvinisti per comprendere i danni e i rischi del gioco d’azzardo: basta un po’ di buonsenso e il coraggio di prendere la decisione migliore anche quando, economicamente, ci penalizza.
Lo stesso buonsenso e lo stesso coraggio che portano gli uomini di buona volontà ad alternare speranze alte e sano realismo e che ogni tanto, quando si raggiunge la giusta alchimia tra i due elementi, permettono di ottenere qualche risultato positivo.
Pubblicato il 16 ottobre, 2009, in Uncategorized con tag Abitudine, alchimia, buonsenso, calvinisti, casinò, Cena, comune, coraggio, danni, decisione, fortuna, Giovani, gratta e vinci, hotel, idea, Italia, Lavoro, messaggio, propota, Repubblica, rischio, risultato, Sanremo, serata, sindaco, soldi, speranze, superenalotto, tavolo verde, uomini, volontà. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.
Apprezzabili le intenzioni, giusto innalzare il limite di età, ma pensare di potere proibire a tutti i residenti di Sanremo l’accesso al casinò è una boiata assurda, che oltre contro al buon senso, credo cozzi anche contro qualche norma che renderà inattuabile l’eventuale provvedimento all’uopo.
Win for life mi sa che è l’ultima trovata rovina famiglie.
innalzare il limite di eta’ e’ una buona idea, ma bisognerebbe fare qualche legge che proibisce di giocarsi cose importanti come la prima casa o la prima macchina che ne so… robe cosi…, in modo che la gente non si metta troppo nei guai dopo i 21… 🙂 (L.)