Privilegi incompresi
Chissà come sta quella nipotina di dieci anni, che, un po’ per scherzo e un po’ sul serio, qualche settimana fa ha messo la nonna in vendita su e-bay, il noto sito d’aste online.
La nonna, 61enne, veniva proposta descrivendola come «rara e fastidiosa, e molto lagnosa», ma anche – bontà sua – “molto tenera”, con una passione per tè e caffè.
L’annuncio ha ricevuto 27 offerte di acquisto, raggiungendo la cifra di 2000 sterline, prima che e-bay cancellasse opportunamente l’inserzione, dato che «eBay – precisa il protavoce – non permette di mettere in vendita esseri umani sul suo sito».
Si sa: i nipoti dimenticano presto quanto i nonni abbiano fatto per loro, e una volta cresciuti cominciano a spazientirsi di fronte ai tempi lenti, ai gesti misurati, alla memoria zoppicante, a un udito scadente, a una mentalità che non riesce a stare al passo con i tempi.
Il gesto della ragazzina inglese è sintomatico: la nonna, come un vecchio mobile che ingombra e non serve più, viene messo in vendita con un annuncio economico sul giornale. O, addirittura, viene regalato “a chi se lo viene a prendere”.
Forse però a colpire di più, in questa vicenda, non è tanto il gesto della nipote, ma quello dei ventisette che avrebbero volentieri “adottato” quella nonna. Tra loro ci sarà stato qualche burlone e qualche malintenzionato, ma statisticamente viene da pensare che almeno qualcuno abbia preso seriamente la proposta.
Avrebbero voluto quella nonna nonostante tutto: nonostante il suo carattere, nonostante le abitudini alimentari, nonostante le limitazioni della convivenza con una persona anziana. Anzi, sarebbero stati disposti a pagare per averne una, per quanto difettosa potesse essere.
A volte abbiamo privilegi che sappiamo apprezzare solo quando li perdiamo. Talvolta ci salviamo in tempo, riconoscendo il loro valore quando rischiamo di privarcene. Chissà se questa intraprendente nipote imparerà la lezione in tempo per godersi l’affetto e l’esperienza di quella nonna così intrattabile e brontolona.
Pubblicato il 28 ottobre, 2009, in Uncategorized con tag abitudini, acquisto, adozione, affetto, annuncio, asta, brontolona, burlone, caffè, carattere, difettosa, esperienza, fastidiosa, gesti, gesto, giornale, ingombro, intrattabile, lagnosa, limitazioni, malintenzionato, memoria, mentalità, mobile, nipote, nipotina, nonna, nonni, pagare, passione, passo, privilegi, proposta, ragazzina, rara, regalo, scherzo, sintomatico, tè, tempi, tenera, udito, valore, vendita. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
Quando ero ragazzino mi fu raccontata la storia di un vecchio nonnno, che Il figlio, a causa delle continue lamentele della moglie, decise di portare in ospizio. Non disponendo di altri mezzi, se lo caricò di peso per portalo a destinazione, ma per strada la stanchezza si fece sentire e così si fermò per riprendere fiato.
A quel punto il padre ricordò al figlio che anche lui a suo tempo si era fermato nello stesso identico punto a riposare, mentre portava di peso il padre in ospizio.
Quelle parole smossero qualcosa nella coscienza di quell’uomo già in conflitto con se stesso, forse il pensiero che un giorno suo figlio, preso l’esempio, avrebbe scaricato anche lui; tornò sui suoi passi, riportò il padre in casa, e disse alla moglie che se la pesenza di suo padre non gli era gradita, era libera di trovarsi un altro luogo nel quale vivere.