Testi universali
«Leggere tutto il Vangelo di Matteo è uno sforzo immane…»: a dirlo al Corriere è Lucilla Morlacchi, attrice teatrale, che per la quarta volta si cimenterà nella declamazione pubblica del testo, presso il Sacro Monte di Varese.
Nelle precedenti occasioni la lettura si era svolta in un contesto più formalmente ecclesiastico, mentre stavolta la Morlacchi ripeterà l’esperienza in uno scenario naturale, e lo farà senza remore: «Per me un luogo non sacro – confida – è il luogo ideale per leggere il Vangelo. Io non ho la fede cristiana, ma avvicinandomi da non credente arrivo a dire che è il testo più universale che ci sia, concentra tutti i sentimenti».
«E – aggiunge – quando parla quel ragazzo, Gesù, dice cose che ti schiacciano, si impongono come vere tanto sono corrispondenti, naturali».
Affermazioni che sorprendono positivamente, e suonano ancora più preziose sulla bocca di una persona che, con sincerità e serenità, si riconosce “non credente”.
Sono parole che possono incoraggiare a riscoprire la bellezza e l’attualità dei vangeli, e che dovrebbero far riflettere su come, talvolta, qualche non credente sembri apprezzare il testo biblico più di quanto facciano gli stessi cristiani.
Pubblicato il 30 giugno, 2010, in Uncategorized con tag affermazioni, attualità, bellezza, credente, cristiani, ecclesiastico, esperienza, fede, luogo, Matteo, non credente, occasioni, ragazzo, sacro, Sacro Monte, schiacciare, sentimenti, serenità, sincerità, testo, testo biblico, vangeli, Vangelo, Varese. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.
Già, la bellezza e l’attualità dei Vangeli, le parole che pronunciava Gesù, che erano, e che sono, spirito e vita; eppure molti, anche fra quanti hanno letto decine e decine di romanzi, saggi, e testi di ogni genere, non gli hanno mai dato una occhiata, oppure vi hanno gettato uno sguardo frettoloso, e fra questi molti di quelli che sparano a zero sui cristiani e sul loro Dio. Certo, i primi abbiamo da secoli dato materia abbondante per suscitare ogni genere di critica e di scherno, ma Dio meriterebbe sicuramente di essere conosciuto un tantino meglio prima di essere attaccato o negato. Quale serio critico letterario o cinematografico, muoverebbe critiche ad un opera e all’artista prima di averne preso visione ?