La legge dell’amore
Europa quotidiano riprende la notizia sul sostegno, promesso dai leader evangelici americani, alla riforma dell’immigrazione lanciata dal presidente Obama.
La prospettiva della testata è critica: dal favore degli evangelici alla nuova legge desume che «Gli ispanici diventano territorio di conquista per le chiese evangeliche americane. A giustificare la richiesta – concede Europa quotidiano – ci sono argomenti morali – la difesa dei diritti dell’immigrato, legale o clandestino – ma anche la volontà esplicità di fare proselitismo tra i latinoamericani».
La tesi trova sponda nelle parole di Richard Land, presidente delle Chiese battiste conservatrici: «Non è un mistero che pratichiamo l’evangelizzazione aggressiva», ha spiegato il rappresentante del movimento; più sfumata, bontà sua, la posizione di Leith Anderson, “leader dell’associazione nazionale degli evangelici”, secondo cui «Quando la gente migra, è aperta a ogni tipo di cambiamento, incluso quello religioso. La frontiera su cui le nostre confessioni si espandono, è proprio quella dell’immigrazione».
«Soprattutto – chiosa il quotidiano – se i migranti hanno alle spalle una cultura cristiana, come quella ispanica, piuttosto che orientale o islamica».
Immancabile la citazione della «”guerra” tra chiese» in Sud America, «con i protestanti che guadagnano terreno rispetto ai cattolici… Adesso anche il dibattito politico a Washington sembra trasformarsi in una disputa teologica», conclude Europa quotidiano.
Peccato che un’apertura ragionevole e forse perfino doverosa a una legge di stampo solidaristico venga presentata nei suoi risvolti apparentemente più deteriori. Lo stesso Land, probabilmente, saprà che l’espressione “evangelizzazione aggressiva” suona come una contraddizione in termini, e magari è vittima di una traduzione poco accurata.
Eppure Europa quotidiano si può criticare solo fino a un certo punto: richiamando istinti che speravamo superati, la tendenza a farsi riconoscere per comportamenti poco adeguati è sempre in agguato. Lo è nelle posizioni rigide di chi vorrebbe usare la Bibbia contro l’uomo, anziché a suo beneficio («La Bibbia indica chiaramente che Dio ha incaricato le autorità civili di preservare l’ordine, difendere i cittadini e punire i malfattori», spiega l’avvocato repubblicano Lamar Smith, per caldeggiare una legislazione più dura). Lo è nella “guerra” sudamericana all’ultima conversione, dove le ragioni della massa critica superano le esigenze spirituali del singolo.
I tempi delle crociate sono passati. Speriamo passi presto anche lo spirito – molto politico e ben poco amorevole – che le animava.
Pubblicato il 4 agosto, 2010, in Uncategorized con tag americane, americani, avvocato, beneficio, Bibbia, cattolici, chiese, confessioni, contraddizione, conversioni, cristiana, critica, crociate, cultura, dibattito, diritti, disputa, esigenzi, europa, evangelici, evangelizzazione, guerra, immigrati, immigrazione, islamica, istinti, latinoamericani, leader, legge, Leith Anderson, malfattori, notizia, Obama, ordine, orientale, presidente, protestanti, ragioni, repubblicano, Riforma, spirituali, Sud America, tendenza, termini, traduzione, uomo, Washington. Aggiungi il permalink ai segnalibri. 3 commenti.
2Tm 1:7 “Dio infatti ci ha dato uno spirito non di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo.”
Land potrà essere equivocato, ma è opportuno che ci sia chi ha la serenità ed il coraggio di ANDARE in faccia alla massa ed agli individui ad annunciare l’Evangelo. L’aggressività è in queto senso: è stato franco ad ammetterlo.
Alcuni hanno bisogno di un approccio più razionale, altri più emotivo, alcuni preferiscono il dialogo in coppia, altri il confronto in massa.
Non vorremmo mai che ci fosse chiesto perché non abbiamo portato l?evangelo agli immigrati, vero?
Se ha parlato a una testata secolare di “evangelizzazione aggressiva” pur conoscendo l’effetto di un termine simile su un lettore laico, Land ha evidentemente qualche problema di comunicazione.
Concordo sul fatto che a ogni persona (o platea) corrisponda un modo diverso di presentare il messaggio del vangelo: proprio per questo però la nostra testimonianza, prima ancora che dall’entusiasmo, deve essere guidata dalla saggezza.
“Andate, evangelizzate, perchè altrimenti le anime si perdono, e voi avrete la responsabilità, e bla, bla, bla.”
Non viene mai in mente agli zelanti di tutte le sette che Dio non ha bisogno di loro; come non gli viene mai in mente di valutare ai piedi del Signore se il loro proselitismo corrisponda al comando divino di evangelizzare, o se per caso non sia la manifestazione di un insano orgoglio e desiderio di sucesso religioso; a me ricorda il “guai a voi, che circuite il mare e la terra…”.
P.S. Cosa sarebbe il confronto in massa ? Il riferimento è per caso a quelle carnevalate americane che divertono masse di illusi, e arricchiscono qualche potente predicatore ? Di quale confronto si parla ?