Secondi fini
Il comune pensa di tassare le attività commerciali gestite dalle comunità religiose cittadine, e le chiese indignate chiudono per protesta: succede a Gerusalemme, dove lo scorso fine settimana il Santo Sepolcro è rimasto chiuso contro l’ipotesi di sospendere l’esenzione delle tasse sulle pertinenze (non sui locali di culto) delle chiese cittadine. Il patriarca greco ortodosso e il suo omologo armeno hanno denunciato “una campagna sistematica di Israele volta a danneggiare la comunità cristiana”, scomodando peraltro esempi storici decisamente fuori scala. La questione si è risolta mercoledì: di fronte al passo indietro del Parlamento israeliano, i responsabili delle chiese hanno annunciato che la Chiesa del Santo Sepolcro riaprirà a breve.
A quanto pare, dunque, la sfida non sfiorava la libertà religiosa né influenzava l’autodeterminazione delle confessioni religiose, ma era solo una questione economica: non il modo migliore per promuovere il messaggio di cui le comunità in questione si considerano testimoni.
Pubblicato il 1 marzo, 2018 su guida alla settimana. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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