La religione dell’io
Arriva al cinema a fine mese un film che parla di religione. Ma di una religione nuova che (formalmente) non esiste: lo ionismo. Si tratta di una pellicola italiana che, partendo dalla commedia all’italiana, ironizza sulle religioni creandone una che metta al centro l’esaltazione dell’ego. «Un concetto questo che – spiega il regista -, traslato su ogni aspetto della nostra vita, religioso, politico o sociale che sia, mi sembra estremamente contemporaneo». E racconta che «leggevo, mentre scrivevo il film, che in Brasile, il più grande Paese cattolico del mondo, i cattolici sono ormai solo il cinquanta per cento della popolazione. La maggior parte dei brasiliani si sta convertendo alla Assembleia de Deus, un movimento evangelico che sostiene che Dio si può manifestare attraverso chiunque, non solo i pastori. Volendo, in tale approccio si potrebbe leggere una sorta di democratizzazione della religione. Del resto, nell’epoca in cui viviamo, se un blogger si crede uno scrittore e uno youtuber un opinionista, perché mai un fedele non può riconoscere in se stesso un profeta?».
Pubblicato il 15 marzo, 2018 su guida alla settimana. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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