Messaggi dall’Eurofestival
È tempo di Eurofestival: sabato sera sul palco della classica rassegna musicale continentale ospitata quest’anno a Lisbona (diretta su RaiUno) sarà in gara anche un brano ispirato a un personaggio cristiano del passato, il nordico Magnus Erlendsson, che il danese Rasmussen racconterà nella sua “Higher ground”. Magnus era un nobile norvegese vissuto nell’undicesimo secolo, «conte delle isole Orcadi convertito al cristianesimo, che governò le isole scozzesi fra il 1106 e il 1115 all’insegna del dialogo, della pace e del rifiuto della guerra»: nel primo caso «restò sulla nave a recitare i salmi», nel secondo trovò la morte «dopo aver rifiutato di contendersi col cugino Haakon il governo, fino ad allora condiviso, della contea. Aveva appena pregato per le anime dei suoi carnefici». Il brano si può ascoltare qui.
A proposito, Avvenire ricorda anche che il regolamento dell’Eurosong Contest vieta «citazioni esplicite che rimandino a politica o confessioni religiose», ma nonostante questo «per ben due volte hanno vinto canzoni con chiari rimandi alla fede, “Hallelujah” (degli israeliani Gali Atari & Milk and Honey, nel 1979) e “Hard Rock Hallelujah” dei finlandesi Lordi nel 2006», il cui testo recitava «Gli angeli del rock n’roll portano l’Hallelujah / nella creazione di Dio Altissimo e soprannaturale / solo chi crede davvero / sarà salvato»). In un terzo caso, «nel 2014 per la Svizzera salirono sul palco i Takasa, una band composta da membri dell’Esercito della salvezza, l’organizzazione umanitaria evangelica».
Pubblicato il 11 Maggio, 2018 su guida alla settimana. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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