Lo strappo di Windsor
Sabato nella Cappella di San Giorgio a Windsor è andato in scena il matrimonio tra il principe Harry e l’attrice americana Meghan Markle; la cerimonia, celebrata dall’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e concelebrata dal decano di Windsor David Conner, si è svolta con rito anglicano, per quanto siano stati numerosi gli innesti episcopali in onore all’origine statunitense della sposa. Una cerimonia interessante, caratterizzata dalle immancabili letture bibliche – ampie citazioni dal Cantico dei cantici – e da un sermone intenso, in perfetto stile USA, del reverendo Michael Curry; in chiusura i presenti hanno intonato in coro la ormai tradizionale “Bread of Heaven” (“Pan di vita”, sentita anche al matrimonio del fratello William), mentre fuori dalla chiesa voci gospel hanno cantato il classico “Amen”.
Purtroppo la copertura dei canali italiani è stata ampia ma deludente: RaiUno, Canale5, RaiNews, SkyTg24 hanno interrotto le varie fasi – preghiere, formule, perfino il sermone – con commenti e interventi non sincronizzati (e spesso inutili, ridondanti o autoreferenziali). La più deludente probabilmente è stata RaiUno, dove il chiacchiericcio degli esperti non è cessato nemmeno nei momenti topici; la migliore, inaspettatamente, Real Time, che – pur offrendo una traduzione a tratti precaria – si è dimostrata rispettosa del rito, lasciando ai telespettatori la possibilità di vivere il momento senza narrazioni superflue.
In merito ai protagonisti, pare che Harry, lo scapestrato di famiglia, abbia trovato la quadra per mettere la testa a posto, impalmando una fanciulla alternativa quanto lui; per parte sua Meghan, da consumata attrice, pareva compresa nel ruolo, pronta a recitare il copione più importante e formale della sua vita, nel contempo compiaciuta per i colpi assestati alla tradizione di riti che avevano resistito per secoli: rivendicazioni che suonavano vagamente eccentriche per una persona che si apprestava a entrare – si spera consapevolmente – in una vera famiglia reale, che di certo non è il posto più indicato per scelte fuori dal coro.
Pubblicato il 21 Maggio, 2018 su guida alla settimana. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.
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