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Una donna all'improvviso

«Finalmente una donna reale nelle riviste di moda!», esultano le lettrici del mensile americano Glamour. Il merito della rivista? Aver pubblicato, tra le tante immagini di diafane modelle dall’appetito precario, la foto di una donna dalle misure ragionevoli e proporzionate: 180 cm di altezza per ottanta chili.

La foto, piccola e defilata, è diventata subito un’icona e ha fatto impazzire le lettrici, evidentemente stufe di veder presentare le collezioni di moda su modelle che sembrano sempre più appendiabiti semoventi.

Una reazione, quella delle lettrici, che ha spiazzato tutti, in primis la redazione: «Tutto questo mi ha fatto pensare, dobbiamo riconsiderare la scelta delle nostre modelle», riflette il direttore della testata, Cindi Leive.

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Una donna all’improvviso

«Finalmente una donna reale nelle riviste di moda!», esultano le lettrici del mensile americano Glamour. Il merito della rivista? Aver pubblicato, tra le tante immagini di diafane modelle dall’appetito precario, la foto di una donna dalle misure ragionevoli e proporzionate: 180 cm di altezza per ottanta chili.

La foto, piccola e defilata, è diventata subito un’icona e ha fatto impazzire le lettrici, evidentemente stufe di veder presentare le collezioni di moda su modelle che sembrano sempre più appendiabiti semoventi.

Una reazione, quella delle lettrici, che ha spiazzato tutti, in primis la redazione: «Tutto questo mi ha fatto pensare, dobbiamo riconsiderare la scelta delle nostre modelle», riflette il direttore della testata, Cindi Leive.

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Il costo di un impegno

«È finita l’epoca del tutto gratis», ha annunciato il magnate dei media Rupert Murdoch: lo ha stabilito dopo aver annunciato una perdita di tre miliardi di dollari, nell’ultimo anno, da parte del suo gruppo multimediale – che, tra gli altri, comprende Wall Street Journal, Times, Sun e la piattaforma satellitare Sky -.

La notizia era nell’aria già da tempo, e probabilmente già in molti avrebbero voluto sanare l’anomalia per la quale è normale comprare il giornale o pagare la tv satellitare, ma ogni contenuto presente su Internet deve essere sempre e comunque gratis.

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