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Spiriti sottovuoto
Avie Woodbury è una signora che vive in Nuova Zelanda. Non è famosa, né probabilmente intendeva diventarlo, eppure oggi compare sui giornali di mezzo mondo per aver fatto un affare decisamente particolare: attraverso un’asta online ha venduto per 1400 euro due ampolle senza un particolare valore storico, artistico, affettivo o tecnologico.
Già questa sarebbe una notizia – anche se di gonzi, a questo mondo, ce ne sono parecchi -, non fosse che il presunto contenuto delle bottigliette in questione è ancora più clamoroso del prezzo: la venditrice assicura infatti che nei due contenitori, rigorosamente tappati, sarebbero stati rinchiusi due fantasmi “catturati in casa sua con l’aiuto di un esorcista”.
Pillole di tenerezza
Negli Stati Uniti spopolano i “Cuddle Parties”, feste a base di coccole: una dozzina di persone pagano tra i 20 e i 40 dollari per incontrarsi e scambiarsi tenerezze. Al bando la passione e le cattive intenzioni: i partecipanti desiderano dare e ricevere solo affetto.
«E’ un’idea carina ma nasconde un sistema fuorviante – spiega la sessuologa Francesca Romana Tiberi – e può avere solo un effetto placebo. Il sollievo è transitorio, un po’ come se si prendesse un ansiolitico, e una volta passato il momento ci si sente ancora più soli».
Insomma: cercare affetto puntando su formule anomale è solo una conseguenza di un approccio sbagliato ma diffuso, e gli americani – al solito – hanno semplicemente monetizzato la tendenza. Però rende bene l’idea dell’epoca disperata che stiamo vivendo.