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Le responsabilità della libertà

Ormai era nell’aria e, nonostante le contestazioni dell’ultimo minuto e le manovre di qualche pio illuso, non poteva che finire così: il Sinodo valdese, riunito a Torre Pellice, ha votato sì al riconoscimento della benedizione per le coppie gay.

Una decisione che un gruppetto minoritario aveva tentato di evitare nelle ultime settimane, con un appello pubblico al Sinodo affinché ritrovasse la fedeltà alla secolare Confessione di fede valdese e, per quanto possa sembrare scontato, al vangelo, evitando decisioni destinate ad allontanare i valdesi dalle altre realtà evangeliche.
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Rosso (al) blasfemo

A volte, a leggere certe notizie, sembra davvero di riscoprire l’acqua calda. La Federazione italiana gioco calcio ha deciso di proibire le bestemmie in campo, che potranno venir sanzionate subito dall’arbitro con l’espulsione del giocatore blasfemo, o nei giorni successivi dalla procura federale sulla base della prova televisiva.

Una norma che viene accolta con soddisfazione dal presidente del Coni, Petrucci, secondo cui «non è una guerra santa ma una questione di rispetto e di etica».

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La cosa giusta

Qual è la cosa giusta? Nella vita o su un campo di calcio non è facile individuarla. E quando si pensa di averla trovata, il contesto finisce per metterla in discussione.

Ne sa qualcosa Bepi Pillon, allenatore dell’Ascoli, da sabato soprannominato “mister correttezza” per un gesto senza precedenti. La sua squadra ha segnato un gol con un avversario a terra, e quindi senza rispettare il patto tra gentiluomini di solito osservato in questi casi; Pillon – dice lui “d’accordo con la squadra” – ha ordinato ai suoi di fermarsi e di lasciar segnare gli avversari per ristabilire la parità e ripartire con il gioco ad armi pari.
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I diritti degli invisibili

L’Alta Corte tedesca ha deciso che, dal 2010, di domenica i negozi dovranno restare chiusi: i giudici hanno dato ragione alle chiese cattolica ed evangelica che avevano proposto un ricorso contro una legge secondo la quale gli esercizi commerciali possono aprire per dieci domeniche all’anno.

La Corte, richiamando un articolo contenuto nella Costituzione del 1919, hanno sancito il principio che le feste debbano essere «giorni di riposo dal lavoro e di miglioramento spirituale».
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Anche questa è vita

Anche il XXI secolo riesce talvolta a tirar fuori storie da libro Cuore. Come quella del ragazzo di Rovereto, un diciassettenne che ha deciso di abbandonare la scuola per sostenere la famiglia dopo che il padre aveva perso il lavoro.

«La mamma ha ancora un impiego – spiega la preside dell’istituto che frequentava – e avrebbero fatto sacrifici, pur di vederlo studiare, però il ragazzo si è sentito un po’ l’uomo di famiglia, con la responsabilità di contribuire al bilancio. Un vero peccato perché era bravo, con la media del 7».

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La grande sfida dell’accoglienza

La Stampa con un servizio alza il velo su una pratica inquietante: a Torino «almeno quattro future mamme sottoposte nell’ultimo anno a fecondazione assistita hanno deciso di selezionare i loro feti, facendo venire al mondo soltanto due dei figli di una gravidanza trigemellare. È successo al Sant’Anna, l’ospedale torinese delle mamme e dei bambini, ma probabilmente è quanto accade anche altrove».

Normalmente nell’ambito della fecondazione assistita è previsto l’impianto di tre embrioni nell’utero della donna, in modo da garantire al concepimento maggiori margini di riuscita. Le percentuali di successo, spiega La Stampa, si posizionano tra il 22 e il 35%, e in alcuni di questi casi la riuscita può essere anche superiore alle aspettative: due, o addirittura tutti e tre gli embrioni possono svilupparsi, portando appunto a un parto gemellare o trigemino.
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La grande sfida dell'accoglienza

La Stampa con un servizio alza il velo su una pratica inquietante: a Torino «almeno quattro future mamme sottoposte nell’ultimo anno a fecondazione assistita hanno deciso di selezionare i loro feti, facendo venire al mondo soltanto due dei figli di una gravidanza trigemellare. È successo al Sant’Anna, l’ospedale torinese delle mamme e dei bambini, ma probabilmente è quanto accade anche altrove».

Normalmente nell’ambito della fecondazione assistita è previsto l’impianto di tre embrioni nell’utero della donna, in modo da garantire al concepimento maggiori margini di riuscita. Le percentuali di successo, spiega La Stampa, si posizionano tra il 22 e il 35%, e in alcuni di questi casi la riuscita può essere anche superiore alle aspettative: due, o addirittura tutti e tre gli embrioni possono svilupparsi, portando appunto a un parto gemellare o trigemino.
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Tra soldi e messaggio

«L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, non sulla fortuna. E invece qui tra Gratta e vinci, Superenalotto e la proposta di aprire case da gioco negli hotel di lusso sembra l’esatto contrario».

Detto dal sindaco di Sanremo, città che ospita uno dei quattro casinò italiani e che gode di parte dei suoi proventi (il 10% del bilancio municipale deriva proprio dalle tasche dei giocatori), potrebbe sembrar una manovra tesa a favorire i casinò rispetto alle altre forme di gioco d’azzardo: e invece il sindaco ha sorpreso tutti con una proposta decisamente controcorrente.
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Il tempo che conta

Difendere il tempo libero: un’esigenza sempre più sentita nelle società occidentali, dove sembra che il tempo (libero o occupato, a prescindere) non basti mai.

Il presidente Clinton, già nel 1999, aveva istituito una commissione per esaminare il fenomeno della “time poverty”; oggi è una ricerca diretta da Robert Goodin e intitolata “Discretionary time” a fare il punto della situazione sulla “time pressure”.

Gli studiosi inglesi si sono impegnati a cronometrare le giornate-tipo dei loro connazionali, individuando tre macrocategorie: il tempo dedicato al lavoro, il tempo dedicato alla casa (e alla famiglia), il tempo dedicato alla cura della propria persona.

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