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Spazi da conquistare

«Religione o no, la Bibbia ha molto a che vedere con il nostro codice morale»: è con questa convinzione che Dag Soderberg, editore svedese, ha pubblicato una versione della Bibbia in formato “fashion”.

Testo sacro e pagine patinate, Parola di Dio e impaginazione di classe convivono in un’edizione creata per dare nuova veste al contenuto biblico, offrendo una grafica piacevole capace di attirare la curiosità, e magari l’attenzione, di chi si è sempre scoraggiato di fronte ai formati classici.

Giusto o sbagliato, saranno i risultati (non di vendita, ma nelle vite dei lettori) a dirlo; certo non possiamo ignorare di vivere nella società dell’immagine, dove si legge poco e si discute tanto, dove l’occhio scorre a cercare una foto, un riferimento, qualcosa di diverso dall’uniformità del testo scritto.

In questo contesto una buona presentazione, un formato efficace, un’impaginazione accattivante, un messaggio conciso e significativo, oltre a una campagna di diffusione mirata e opportuna, sono capaci di dire dare al contenuto giusto (e la Bibbia sicuramente lo è, oggi come ieri) un significativo valore aggiunto.

Soderberg ha detto di aver voluto creare un libro che «la gente voglia prendere in mano, invece che nasconderlo o lasciarlo semplicemente sullo scaffale». E ha anche saputo presentarlo bene: prima il volume era in vendita solo in luoghi esclusivi, probabilmente per attirare l’attenzione e valorizzare il prodotto; poi, una volta creato l’interesse dando al volume un tocco di esclusività, la Bibbia in formato magazine è sbarcata nelle librerie, a disposizione di tutti.

I primi risultati sembrano dargli ragione: da quando è disponibile, le vendite della Bibbia in Svezia sono aumentate del 50%.

Se sarà stata solo curiosità o un’operazione di marketing lo diranno i risultati. Intanto la Bibbia è entrata in altre case, e forse stavolta conquisterà anche le scrivanie dell’Ikea, oltre alle librerie.