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Il (presunto) miracolo piteco
E rieccoci. Puntuale come l’influenza, a ogni cambio di stagione arriva lo scoop epocale: «Trovato il presunto “anello mancante” tra l’uomo e la scimmia». Spiega il Corriere che si tratterebbe di una specie nuova, che «si colloca tra l’australopiteco (3,9 milioni di anni fa) e il primo ominide riconosciuto, l’homo habilis».
Lo scheletro di questo nostro ipotetico predecessore, o di questa sconosciuta specie di scimmia (permetteteci di mantenere un ragionevole dubbio sul fatto che le due cose coincidano) è stato rinvenuto in Sudafrica, «a Sterkfontein, in un sistema di grotte noto come la “Culla dell’umanità”, un sito catalogato come “Patrimonio dell’umanità” dall’Unesco. Lo scheletro, che è quasi completo nonostante abbia circa 2 milioni di anni, appartiene a un ominide che secondo gli esperti assomiglia all’Homo Habilis».
La fede di Enzo Jannacci
Sulla fede di Enzo Jannacci avevamo già avuto modo di riflettere qualche mese fa, e già in quell’occasione eravamo rimasti piacevolmente sorpresi sulla sua sensibilità per la figura di Gesù.
Ora, in un’intervista ad Avvenire, il medico cantautore parla a tutto campo delle origini e degli sviluppi della sua ricerca spirituale: scrive Paolo Viana, che lo ha intervistato, che Jannacci «A settantaquattro anni è un uomo che parla con Cristo, che lo cerca ogni giorno, perché – ci dice – ne ha “un gran bisogno”», e se «non ha ritrovato la fede» è «semplicemente perché non l’ha mai perduta: “Credo molto in Dio, ci parlo e non sono mai stato ateo“».
La Luce guida dei Sentieri
Chiude “Sentieri”, la telenovela più longeva nella storia della tv: così longeva che è nata, 72 anni fa, in versione radiofonica (correva l’anno 1937) e solo nel 1952 si è trasferita in video.
Dopo 16 mila puntate, innumerevoli personaggi, storie, parole, il prossimo 18 settembre “Sentieri” scrive definitivamente la parola fine alle vicende ambientate nella cittadina di Springfield (no, non quella dei Simpson); gli appassionati italiani, però, hanno un vantaggio: la distanza dalla stella che si spegne garantirà altri quattro anni di intrattenimento, prima che cali l’ultimo sipario anche nella versione italiana.
Perché ne parliamo? Perché leggendo qualche articolo commemorativo si scopre che Sentieri, nella sua versione originale, si intitola “Guiding light”, luce guida (e non, come qualcuno segnala su wikipedia, “spirito guida”). Un nome quantomeno sospetto, specie nel contesto statunitense.