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Il pericolo delle porte scorrevoli
A volte è davvero questione di un minuto.
A margine dello scontro aereo sul fiume Hudson tra un aereo da turismo e un elicottero, il Corriere dedicava un articolo a “Quelli che devono la vita a un minuto di ritardo”: come la madre che ha perso il volo fatale grazie al figlio adolescente che indugiava da Starbucks. In occasione di altre tragedie aeree è stato merito di «un ritardo, la sveglia difettosa, il traffico sulla strada dell’aeroporto».
La nostra vita, viene davvero da pensare, è appesa a un filo, e la differenza tra vivere e morire è questione di apparenti coincidenze. C’è chi, fatalisticamente, sostiene che “se è il momento, succederà comunque“, e chi ritiene che siano le nostre scelte a fare la differenza, perché tutto sarebbe stato diverso “se non fossi stato lì, se non avessi incontrato quella persona, se non mi fossi attardato…”.