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Amore in corso

Parlare di “Partito dell’amore”, come fa oggi il Corriere richiamando le parole di Berlusconi, fa tornare in mente un’esperienza piuttosto bizzarra – e ininfluente – di quasi vent’anni fa, segno che la memoria di politici e notisti non è poi così esercitata.

Se il nome non è nuovo, lo è la proposta di abbassare i toni, che per una volta arriva da un leader politico e non dal Presidente della Repubblica.

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Roba da chiodi

“Se non tocchi ferro non sarai mai un vip”: sabato scorso Mario Baudino sulla Stampa dedicava un articolo alle superstizioni dei personaggi famosi, raccolte e analizzate nel libro di due antropologi.

Baudino – ispirandosi evidentemente al volume in questione – spiega il motivo per cui, nel tentativo di contrastare la malasorte, si “tocca ferro”: scrive Baudino nel suo articolo che «La Bibbia vieta chiodi di ferro per costruire il Tempio di Gerusalemme; e non è escluso che l’abitudine di toccarlo in circostanze particolari sia nata per dominarne la carica negativa».

Ragionamento invero piuttosto contorto, per quanto la storia dell’umanità non si sviluppi sempre in maniera lineare.

Fatta salva questa premessa, ai lettori più attenti non sarà sfuggita un’incongruenza di fondo: la Bibbia non vieta in alcun luogo l’utilizzo di chiodi di ferro, tanto che – narrano le Cronache – il re Davide «preparò pure ferro in abbondanza per i chiodi dei battenti delle porte e per i ganci».

Il riferimento, semmai, potrebbe riguardare un’altra vicenda, citata in Deuteronomio: quando il popolo di Israele era in procinto di entrare nella terra promessa, Dio diede al suo popolo alcune indicazioni, tra cui «Quando dunque avrete passato il Giordano… edificherai pure un altare al Signore, che è il tuo Dio: un altare di pietre, sulle quali non passerai ferro».

Si tratta però di una storia sconosciuta ai più e, anche per questo, ben lontana dalla possibilità di dare origine a una qualche forma di maledizione.

La Bibbia, si sa, è allergica alla superstizione e lo dice chiaramente. Anche se, forse per un riflesso inconscio, l’autore ha avuto un’intuizione fondamentale: sono stati infatti proprio alcuni chiodi – quelli piantati nelle mani e nei piedi del Figlio di Dio – a cambiare radicalmente, in positivo, la vita di milioni di persone.