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Armati di amore

La parlamentare Beverly Pyle ha promosso in Arkansas una legge che permetterà di entrare in chiesa con la pistola.

«L’Arkansas diverrebbe il 21esimo stato in USA ad autorizzare l’ingresso in chiesa armati – spiega il Magazine del Corriere -. Un parroco potrebbe ancora vietarlo, dice la deputata, ma rischierebbe di perdere i fedeli».

La questione non è nuova nemmeno alle nostre latitudini: quando un cristiano deve lasciar fare, e quando deve difendersi?

Il fatalismo denota un’assenza di forza d’animo, l’attivismo spinto dimostra una carenza di fede.
Come uscirne? Di sicuro non contrapponendo tra loro gli estremismi, per poi magari lanciare strali contro chi non la pensa come noi.

La vita è complessa. La vita cristiana è perfino qualcosa di più: è delicata. La fede in Cristo è fatta, tra l’altro, di esperienza, di pazienza, di lungimiranza. E di amore. Questo complica le cose agli integralismi delle varie scuole, perché l’amore vero si dimostra nel momento del bisogno, e il bisogno assume forme diverse in momenti diversi.

Per dirla con l’Ecclesiaste, c’è un momento opportuno per ogni cosa. Ed è vero che quel tempo – per ridere, per piangere, per fare, per riposare – lo sceglie Dio, e non noi: ma per noi è comunque necessario saperlo riconoscere.

Quando avremo raggiunto questa consapevolezza e acquisito questa forza d’animo, il resto diventerà solo un banale dettaglio. Pistole incluse.

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