Quando i soldi non bastano

Il Corriere oggi racconta la storia delle ereditiere statunitensi che hanno scoperto il volontariato, cui recentemente il New York Times ha dedicato spazio elevando la tendenza a un vero e proprio “movimento”.

Si tratta di ragazze giovani, famose, dal conto in banca così florido da non poterlo nemmeno stimare: le ultime due condizioni, naturalmente, sono dovute a una storia familiare e a un cognome pesante, e a volte ingombrante.

Di fronte a una fortuna (in termini economici) sterminata e alla possibilità di vivere dieci vite senza muovere un dito, ci sono due possibilità. Da un lato c’è un’esistenza votata alla ricerca del piacere, ossia la filosofia di vita delle prezzemoline tutte party e scandali. Dall’altra, c’è il tentativo di dare comunque una direzione concreta alla propria vita, meno egoista e materialista, tentando di aiutare gli altri.

Naturalmente le festaiole fanno più notizia delle benefattrici, ed è inevitabile conoscere di più Paris Hilton di Amanda Hearst. Però può consolare sapere che per ogni gaudente che vive per il gossip, c’è almeno un’ereditiera che vuole tentare di cambiare in meglio la vita di chi è meno fortunato.

Se la scelta dell’una o dell’altra opzione sia dovuta all’educazione familiare o a qualcosa di più profondo, non è dato a sapere; resta il fatto che non è la ricchezza a fare l’uomo malvagio. Anche se spesso, purtroppo, aiuta ad andare nella direzione peggiore.

Pubblicato il 17 marzo, 2008 su Uncategorized. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

Lascia un commento